INDENNITA' DI COMANDO - NOVITA'.
Dopo l’ennesima positiva pronuncia (la n. 10692/2012), con la quale il Consiglio di Stato ha rigettato l’appello proposto dall’Amministrazione delle finanze e confermato in toto la sentenza di primo grado, che aveva già dato ragione ai miei Assistiti, si è definitivamente delineato il quadro della questione. Un quadro molto positivo, per i motivi che andrò di seguito a precisare.
In effetti, dopo una lunga ed estenuante battaglia legale (dinanzi al T.A.R. e al Consiglio di Stato) sono riuscito a far riconoscere l’indennità in oggetto e a farla elargire agli aventi diritto. Dallo scorso anno, quindi, molti titolari di comando - soprattutto del Corpo della Guardia di Finanza - grazie al sottoscritto, già percepiscono il predetto emolumento (che, tra l’altro, è anche pensionabile). Più limitata, invece, è stata l’estensione del beneficio tra il personale dell’Arma dei Carabinieri, poiché il Comando Generale, per esigenze di bilancio, l’ha conferita solo ad un ristretto numero di titolari.
Sono invece rimasti in sospeso gli aspetti giuridici legati agli emolumenti arretrati non corrisposti e, soprattutto, all’estensione dell’indennità in parola a quei titolari di comando che, pur non essendo stati inizialmente ricompresi (per esigenze di bilancio) nei relativi elenchi, hanno pari competenze, funzioni e responsabilità dei loro colleghi che già ne beneficiano.
Ritengo, tuttavia, che le azioni legali finalizzate al riconoscimento di tali ulteriori diritti, al momento, non possano essere positivamente avviate. Mi spiego.
Stiamo attraversando un periodo di forte instabilità economica, una grave crisi finanziaria si è abbattuta anche (e soprattutto) sul nostro Paese, le risorse monetarie disponibili sono per la gran parte impiegate al soddisfacimento dei primari bisogni dei cittadini: è noto, invero, come l’attuale Governo stia perseguendo un chiaro indirizzo di contenimento della Spesa pubblica, a tutti i livelli (salvo, forse, quello politico…ma questa è tutta un’altra storia!).
Ciò posto, ritenendo che le azioni legali di cui sopra possano essere negativamente “influenzate” dall’attuale e generale stato di crisi economica, ho reputato doveroso soprassederne l’avvio. Ritengo sia meglio optare, in questa fase temporale, per la via stragiudiziale del ri-finanziamento dei relativi capitoli di bilancio, in ciò sensibilizzando anche gli Organismi della rappresentanza militare, nel tentativo di ampliare, mano a mano, l’elenco degli aventi diritto.
Rassicuro quindi i miei Assistiti che mi farò portatore, per quanto è nelle mie possibilità, di questa sacrosanta esigenza nelle sedi opportune.
Con viva cordialità.
Roma, 5 settembre 2012
Avv. Roberto Mandolesi