INDENNITA' DI COMANDO

Alcune ulteriori informazioni al riguardo.

Sulla prima pagina di questo sito web - a destra dello schermo in basso, sotto il link <Ricorsi in trattazione - Indennità di comando> - potrà essere visualizzato (dai soli utenti registrati), il DECRETO con cui il Commissario ad acta ha individuato le posizioni di comando (in ambito Arma dei Carabinieri) e provveduto alla liquidazione della connessa indennità.
Tuttavia, ancora non siamo in grado di anticipare i termini ed i modi con i quali il Comando Generale darà pratica attuazione al decreto (cioè, in buona sostanza, quando e quanto saranno corrisposti ai ricorrenti i relativi emolumenti nella loro busta paga!).
In effetti, anche l’Avv. Roberto Mandolesi ha già avuto modo di riferire ad alcuni Assistiti - preoccupati per l’omessa inclusione in elenco dei loro incarichi ovvero per la mancata adesione al ricorso in oggetto - di attendere l’attuazione del decreto. Solo allora, invero, sapremo quali sono stati i (veri e propri) criteri adottati dal C.G. per l'individuazione delle posizioni di comando utili - così da predisporre le (eventuali) connesse azioni esperibili a tutela dei titolari delle posizioni escluse - e, soprattutto, cosa è stato disposto in merito al problema degli arretrati (ed interessi).
Come si potrà ben immaginare, quindi, la questione è tutt'altro che conclusa.
Per gli appartenenti al Corpo della Guardia di Finanza, invece, il Collegio competente, la Seconda Sezione, ha rinviato ogni ulteriore esame della questione al 14 luglio p.v.
Nella scorsa udienza (12 maggio scorso), invero, l’Avvocatura dello Stato ha assicurato che l’Amministrazione è in procinto di adottare il decreto in parola e, quindi, allo stato sarebbe inutile la nomina di un commissario ad acta che provveda in sua sostituzione.
L’Avv. Roberto Mandolesi, preso atto di ciò, ha comunque insistito per un rinvio (fidarsi è bene, non fidarsi è meglio!), anche perché in caso di ulteriore (grave) omissione, l’Amministrazione dovrà essere chiamata a risponderne, non solo con la condanna alle spese di lite, ma finanche in termini di risarcimento danni.
Stiamo quindi monitorando l'evolversi della situazione.
Ogni ulteriore aggiornamento sarà pubblicato solo sul sito web del ns. Studio legale, che invitiamo a consultare.
Con i migliori saluti.
Roma, 21 maggio 2010
Lo Staff