SOTTUFFICIALE CONDANNATO PER AVERE DATO UNO SCHIAFFO AD UN MIO ASSISTITO CARABINIERE ADDETTO ALLA STAZIONE

Tribunale militare di Roma, I, sentenza n. 11/2008

Un carabiniere ha chiesto la mia assistenza dopo aver ricevuto dal proprio comandante uno schiaffo al volto nei locali della caserma, durante il servizio e alla presenza di altri militari e di persona estranea alle Forze Armate.
La 1^ Sezione del Tribunale militare di Roma, dopo aver ritenuto dolosa la condotta del sottufficiale, ha considerato che la specifica azione – valutata in relazione alla delicata ed incalzante attività di p.g. che nel frangente si stava svolgendo e tenuto conto del particolare clima di nervosismo che era venuto a determinarsi tra i militari operanti – pur non potendo integrare una condotta rientrante nella nozione di violenza fissata dall’articolo 43 c.p.m.p., può comunque essere qualificata quale condotta di ingiuria reale, apparendo essenzialmente indirizzata a svilire il prestigio e la dignità del carabiniere. E lo ha quindi condannato alla pena di un mese di reclusione militare ed al risarcimento dei danni in favore della parte civile costituita, da liquidarsi in separata sede.
Il Collegio, inoltre, in accoglimento della richiesta da me formulata, ha liquidato al mio assistito la somma di 400 euro a titolo di provvisionale ed ulteriori 1.500 euro, oltre CPA ed IVA , per le spese legali.

Avvocato Roberto Mandolesi