RICORSO 6 SCATTI – TFS. AGGIORNAMENTO.

Discusso un altro ricorso.
Lo scorso 4 dicembre ho discusso dinanzi al Tar Roma l’ennesimo ricorso proposti dai miei Assistiti per ottenere il conteggio dei c.d. sei scatti stipendiali sulla loro buonuscita.
Questa volta, la difesa dell’Istituto previdenziale ha sollevato nuove eccezioni di rito e di merito e, soprattutto, ha eccepito l’illegittimità costituzionale dell’art. 6-bis, d.l. n. 387/1987.
Il Collegio della Quinta Sezione si è riservato la decisione e sono quindi in attesa della pubblicazione della relativa sentenza.
Colgo l’occasione per informare coloro che ancora non hanno inteso proporre ricorso, che l’I.N.P.S. ha ufficialmente fatto sapere che in mancanza di una sentenza favorevole, non procederà al ricalcolo del T.F.S. dovuto, poiché <<l’orientamento giurisprudenziale formatosi su tale materia, nonostante sia prevalente e consolidato, non può costituire fonte normativa per determinare con efficacia erga omnes il diritto al predetto beneficio di legge: difatti al riguardo prevale il principio dell’efficacia del giudicato solo tra le parti del giudizio>>.
Aggiungendo che: <<in considerazione del notevole impatto delle liquidazioni sul bilancio dello Stato, l’Istituto, sulla base delle indicazioni ricevute dai Ministeri vigilanti, sta collaborando alla predisposizione di una proposta di modifica normativa dell’art. 6 bis D.L. 387/87, che contemperi le legittime pretese degli aventi diritto con l’esigenza di garantire ad ogni modo la stabilità dei conti pubblici>>.
In parole povere, chi non ha inteso tutelarsi giudizialmente potrebbe vedersi disconoscere il diritto ad ottenere una maggiorazione della buonuscita (di importo netto compreso tra gli 8 mila e i 17 mila euro).
Per avere maggiori informazioni sull'iniziativa legale in corso, gli interessati potranno cliccare sul link "vai" sotto "ricorsi in trattazione", sulla prima pagina, in alto al centro.
Avvocato Roberto Mandolesi