TATUAGGI DI GRANDI DIMENSIONI.

Censurabile la condotta, no la rimozione!

In una recentissima sentenza, il Giudice amministrativo ha sancito che è illegittima la sanzione disciplinare della perdita del grado inflitta ad un carabiniere per essersi apposto, sugli avambracci, tatuaggi di grandi dimensioni, condotta ritenuta incompatibile con il Regolamento sulle uniformi per l’Arma dei Carabinieri, con i doveri di rettitudine assunti con il giuramento e comunque tale da compromettere il rapporto di fiducia con l’Arma; si tratta, infatti, di inadempimento meritevole di sanzione, ma non di gravità tale da non consentire la prosecuzione del rapporto di lavoro.
In buona sostanza, secondo il Collegio, la condotta addebitata al militare, seppur non di lieve entità, non appare inadempimento di gravità tale da non consentire la prosecuzione del rapporto, tenuta in considerazione sia la possibilità di impiego del ricorrente presso unità operative ove non è imposta l’uniforme a maniche corte, sia della stessa rimozione ove volontaria dei tatuaggi.