E' legittimo destituire un agente della Polizia di Stato sorpreso nella volante con una prostituta

(Consiglio di Stato, Sezione VI, sentenza n. 4090/2008)

E' legittima la destituzione inflitta a un agente della Polizia di Stato che sia stato scoperto da una pattuglia dei carabinieri durante la consumazione di un rapporto sessuale con una prostituta utilizzando la vettura di servizio, a nulla valendo che la partner del poliziotto sia o meno una sua confidente utilizzata per operazioni sotto copertura e non potendo in alcun modo postularsi come leggerezza il comportamento riscontrato.
La relazione stilata dai carabinieri, sulla cui base la Commissione di disciplina abbia decretato la destituzione, costituisce un atto facente fede fino a querela di falso in ordine ai suoi contenuti di accertamento e di descrizione dei fatti poi addebitati al dipendente in seno al procedimento disciplinare, il quale ultimo è del tutto autonomo rispetto all'eventuale processo penale che origini in virtù della commissione dei medesimi fatti.