INPS: CROLLO DELLE PENSIONI.
Nei primi mesi di quest’anno, secondo l’INPS, il numero delle pensioni è crollato del 35,5% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente: meno lavoratori sono potuti andare in pensione nel corso dell’anno, meno soldi sono usciti dalle casse dell’Istituto. E si prevede che per effetto della recente riforma, dal 2013 il crollo sarà ancora più consistente.
A nostro avviso, però, il problema non è solo quello dell’andare in pensione sempre più tardi, ma anche quello di ricevere, una volta in quiescenza, un trattamento pensionistico dignitoso, che permetta cioè all’interessato di godersi in assoluta serenità il meritato riposo.
Ad oggi, la mancata (ovvero ritardata) realizzazione del c.d. secondo pilastro pensionistico – la c.d. pensione integrativa, da strutturarsi con l’avvio dei fondi pensione – non può dare garanzie in tal senso: anzi, è assodato che l’ammontare della pensione, soprattutto dei più giovani, sarà sempre più vicino, progressivamente, al 50% dell’ultima retribuzione percepita in servizio. Il che non garantirà un trattamento pensionistico dignitoso.
Questa, purtroppo, è la situazione attuale, e se non si interviene per tempo non potrà che peggiorare.
Roma, 23 ottobre 2012
Lo Staff